Spesso presi dalla quotidianità frenetica diamo troppo per scontate le nostre fortune, tra cui la casa. Avere un tetto sulla testa è un qualcosa di davvero incredibile, anche se in molti casi non ci rendiamo conto davvero di tutto questo: ma, in realtà, non dovrebbe essere così, tenendo ben a mente come ci sono persone meno fortunate che non hanno neanche una casa. Quindi, dovremmo mostrare più gratitudine per il nostro immobile, considerando il suo peso nella nostra vita.

La casa ricopre un ruolo fondamentale nella nostra esistenza: è il nostro rifugio, è il luogo che ci protegge dalle intemperie ed è il nostro spazio in cui passiamo momenti dolci con i cari, ci prendiamo cura di noi stessi e ci rigeneriamo.
Vista la sua centralità nelle vite, è fondamentale prenderci cura della nostra abitazione, non solo mantenendola in ordine e pulita, ma anche pagando tutte le tasse ad essa connesse per tempo. Inoltre, in generale, tutte le tasse devono sempre essere pagate regolarmente per evitare pesanti guai che possono coinvolgerla. Proprio in merito alla prima casa spicca una fattispecie particolare.
Prima casa a rischio: la sentenza prevede che possa essere pignorata
Quando si parla di immobili di proprietà ci sono delle differenze doverose da fare. In particolare, spicca la definizione di prima casa, che consiste nell’abitazione principale e racchiude elementi fondamentali quali residenza anagrafica, dimora abituale e possesso e proprietà.

In seguito a un provvedimento la prima casa è diventata anch’essa soggetta al procedimento di sequestro e confisca. La decisione è arrivata in seguito a una sentenza della Corte di Cassazione, la numero 6765/2022: questa prevede come in caso di reati tributari il sequestro preventivo della prima casa sia legittimo. L’unica via di salvezza è una situazione particolare che vede la prima casa essere l’unico immobile dove il debitore può vivere. In caso contrario, può essere sequestrata.
A confermare questo è anche la sentenza del 22 ottobre 2025 n. 34484, con cui la Cassazione ha deciso per gli indagati di reati tributari la legittimità del sequestro preventivo di bene mobili e immobili di sua proprietà a scopo di confisca. Questo provvedimento conferma anche la possibilità di pignorare la prima casa e la facoltà del debitore di rivendicare beni in realtà intestati a terzi, possibilità fattibile se l’indagato non ha nessun interesse per questi.
Anche in questo caso la prima casa è salva dalla confisca se è l’unico tetto sotto il quale vive l’indagato. Se non è così può essere confiscata in misura pari al guadagno ottenuto dall’evasione.





