Il Castello delle Cerimonie, ci sono novità: il Tar della Campania ha deciso così, rimarranno aperti fino al…
La struttura, nota al grande pubblico grazie al format televisivo Il Castello delle Cerimonie, ha da tempo attirato attenzione e inchieste. È stata sottoposta a confisca definitiva per presunti abusi edilizi su un’area di decine di migliaia di metri quadrati. In risposta, la proprietà ha sollevato questioni tecniche, chiedendo che vengano accertati dettagli da loro richiesti.

Il procedimento che minacciava la chiusura definitiva, la confisca per reato di lottizzazione abusiva, rimane attivo e ha già ricevuto sentenze favorevoli nei gradi superiori. Ma non basta: devono essere valutati consulenze tecniche urbanistiche e geologiche, e i documenti offerti dalla difesa della famiglia Polese per dimostrare che le opere contestate non avrebbero alterato il terreno né arrecato danni ambientali.
Castello delle Cerimonie, la data di chiusura
Il Castello delle Cerimonie però, nonostante le vicende in corso, sembra destinato a vivere almeno ancora qualche stagione. È una proroga che sa di tregua, ma non di resa. Quando il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha fissato la nuova scadenza al 29 gennaio 2026, ha aperto una fase intermedia in cui la gestione della struttura continuerà come sempre, mentre sulla sua sorte gravano fattori tecnici e legali.
La decisione del Tar che ha concesso la proroga non è neutra: ha permesso alla struttura di continuare a operare, garantendo che matrimoni, eventi e cerimonie continuino a svolgersi, mentre i contenziosi vanno avanti. Gli impegni presi con gli ospiti e con il personale vengono posti come motivazione per non interrompere il servizio.

C’è da considerare però, che alcuni procedimenti penali sono ancora aperti e che il ricorso presentato presso la Corte d’Appello di Roma da Polese chiede la revoca della confisca. Nel corso della battaglia legale, l’amministrazione comunale di Sant’Antonio Abate, ha ribadito che il provvedimento cautelare va rispettato: serve tempo per verificare l’iter amministrativo, garantendo così trasparenza istituzionale e valutando tutti gli elementi presentati dalle parti.
Per ora dunque, il Castello delle Cerimonie continua a esistere. Le sue sale ospitano banchetti, riprese televisive, feste già programmate. Le porte della struttura quindi ancora non sono chiuse. È un momento di sospensione giudiziaria che rimanda una decisione che potrebbe essere definitiva. Eppure, il fatto che la proroga arrivi dopo un’ingiunzione iniziale di revoca delle licenze, evidenzia che quanto accade non è solo un ripensamento, ma un percorso legale complesso.
Tra alti e bassi, chi opera all’interno del Castello, dipendenti, organizzatori, clienti, vive probabilmente in ansia non conoscendo con esattezza quale sarà il futuro che aspetta alla struttura. Il 29 gennaio 2026 sarà una data chiave: fino ad allora la struttura rimarrà attiva, ma la decisione finale grava sul domani di tutti, pronta a cambiare ogni cosa in modo repentino.