C’è un evento storico per il mondo della condivisione in Rete di video di qualsiasi genere: il giorno in cui Google acquista YouTube per una cifra incredibile.
Ci sono date molto particolari nella storia del web: tutti noi, appassionati e non, per cultura personale e generale, sappiamo ad esempio che il World Wide Web nacque a marzo del 1989 su proposta di Tim Berners Lee, ma soltanto più di due anni dopo, ovvero il 6 agosto 1991, viene messo online il primo sito Internet. Da allora, di strada il mondo del web ne ha fatta davvero tanta e testimonianza ne è l’attuale implementazione, sotto ogni aspetto, con l’intelligenza artificiale.

Lungo tutto questo percorso, che dura ormai da diversi lustri, ci sono eventi che ne hanno segnato lo sviluppo e la crescita e uno di questi è sicuramente legato a una data, ovvero il 10 ottobre 2006: sono infatti passati 19 anni da quando Google, leader dei motori di ricerca su Internet, si aggiudica YouTube per 1,65 miliardi di dollari. Una cifra che all’epoca fece sicuramente drizzare le orecchie a tutti, ma che a ragion veduta si rivelò essere un vero affare.
L’accordo storico firmato da Google e YouTube
La firma di quell’accordo, avvenuto interamente in azioni e annunciato appena qualche ora prima che venisse suggellato, metteva sotto lo stesso tetto azienda una delle company di punta di Internet, destinata a un futuro ancora più radioso, a una delle sue stelle in rapida ascesa. L’accordo arrivava poche ore dopo che YouTube aveva annunciato altri tre accordi separati con aziende del settore dei media per contrastare la minaccia di azioni legali per violazione del copyright.

Quella che per molti era una scommessa, ovvero l’acquisto di una start-up come YouTube, fondata da tre ragazzi ex dipendenti PayPal nel giorno di San Valentino dell’anno precedente, si rivelò una grandissima intuizione, a conti fatti. Leggendo le cronache dell’epoca, si nota la diffidenza diffusa verso quell’acquisto, il più costoso effettuato da Google nei suoi otto anni di storia. La scommessa era che il popolare sito di condivisione video potesse fornire un hub di marketing sempre più redditizio.
La scommessa vinta da Google acquistando YouTube nel 2006
Impossibile, col sennò di poi, dare torto a Google, con l’amministratore delegato dell’epoca, Eric Schmidt, che gongolava: “Questo è il prossimo passo nell’evoluzione di Internet”. Così è inequivocabilmente stato e forse se ancora qualche anno fa, lasciati tutti gli incarichi, Eric Schmidt risultava essere uno degli uomini più ricchi del pianeta, lo si deve anche alla sua capacità pionieristica di chiudere accordi e rafforzare non solo l’azienda, ma l’intero mondo del web.

L’accordo, peraltro, non snaturava in alcun modo la mission di YouTube: l’azienda manteneva il suo marchio, la sua nuova sede centrale a San Bruno e tutti i 67 dipendenti, inclusi i co-fondatori Chad Hurley e Steve Chen. Al contempo, Google sceglieva di non dismettere il suo servizio di free video hosting, sebbene questo ebbe una parabola discendente che portò al blocco degli upload nel 2009 e alla sua definitiva chiusura nel 2012.