Windows 11, ancora spiacevoli sorprese per gli utenti che perdono ormai la pazienza: la funzione che non va proprio giù a nessuno.
Negli ultimi anni, ci sono state davvero tante novità in campo tecnologico: i produttori hanno raggiunto livelli inimmaginabili e per gli utenti ci sono funzionalità sempre più evolute.

Dal punto di vista dei sistemi operativi, sui PC Microsoft è arrivato da tempo Windows 11 che presenta un’interfaccia moderna e funzionalità basate sull’intelligenza artificiale. Presentato ufficialmente il 24 giugno 2021, è stato poi rilasciato il 5 ottobre del medesimo anno. La grande novità del sistema operativo è sicuramente l’integrazione di Copilot, un modello linguistico avanzato capace di soddisfare le esigenze dell’utente, aiutandolo nelle varie attività quotidiane.
Dal 14 ottobre 2025, Windows 10 non riceverà più aggiornamenti: per questo motivo, vi consigliamo di passare quanto prima all’undici soprattutto per evitare problematiche legate alla sicurezza. Ma non è tutto oro quello che luccica: c’è infatti una funzione che proprio non va giù ai milioni di utenti di tutto il mondo. Vediamo insieme di cosa si tratta e cerchiamo di capire anche tutto quello che sta succedendo.
Windows 11, gli utenti perdono la pazienza: c’è una funzione che non va giù a nessuno
Windows 11 è sicuramente apprezzato in tutto il mondo, ma ci sono ovviamente degli aspetti che andrebbero curati al meglio perché fanno infuriare continuamente tutti.
Microsoft, ad esempio, ha annunciato di aver intensificato i controlli per impedire i metodi che permetto di usare ed installare Windows 11 usando un account locale, evitando la connessione a internet e la creazione di un account Microsoft durante la configurazione iniziale. L’azienda ha annunciato già da tempo la rimozione dei workaround più noti a cui si erano affidati gli utenti negli ultimi mesi che potrebbero creare problemi durante la configurazione. Amanda Lagowski, responsabile del programma Windows Insider, ha fornito delucidazioni in merito.
“Stiamo rimuovendo i meccanismi conosciuti per la creazione di un account locale nell’esperienza di configurazione di Windows (OOBE). Sebbene questi metodi siano spesso utilizzati per aggirare la configurazione dell’account Microsoft, finiscono anche per saltare schermate critiche, con il rischio di lasciare il dispositivo non completamente configurato per l’uso”: queste le sue parole.

Nei prossimi mesi, quindi, gli utenti dovranno completare tutte le schermate dell’OOBE, avere una connessione internet attiva e possedere un account Microsoft. L’azienda è intervenuta immediatamente disattivando anche il comando “start ms-cxh:localonly” che permetteva di creare account locali. Usando questo comando, adesso, riavvia semplicemente la procedura di configurazione rendendo quindi impossibile il salto della configurazione, resa ormai obbligatoria. Prima di concludere l’articolo, vi ricordiamo l’importanza di possedere alti livelli di sicurezza: ormai le truffe online sono sempre più potenti e c’è quella della bambina che sta spaventando tutti.