Finalmente ci siamo, l’atteso film arriverà nelle sale ma la critica sembra già stroncarlo: le probabili cause dietro le critiche.
Dopo quindici lunghi anni, si potrà tornare al cinema per vedere il terzo capitolo di un franchise che forse non è mai decollato del tutto. Ci sono i fan, molti, e anche chi non è un veterano degli altri due film che attendevano con ansia il 9 ottobre per poter vedere finalmente la pellicola.

Gli attori sono stati scelti attentamente, la pubblicità fatta è stata molta e il grande hype che ruotava intorno al film però, sembra essere crollato sotto il peso della critica. Qualcosa non ha funzionato, nonostante l’argomento principale ovvero la tecnologia, sia un tema molto attuale.
Tron: Ares, film incompreso o flop?
Sì, stiamo proprio parlando di Tron: Ares, che dal 9 ottobre arriva al cinema. Sembrerebbe però che la critica non sia stata molto gentile e che vari aspetti della pellicola siano stati “bocciati”. Ma andiamo con ordine, partendo dalla trama.
Anni dopo gli avvenimenti del secondo capitolo, il software house appartenente a Kevin (interpretato da Jeff Bridges) è gestito da due sorelle, Tess e Eve. Tesse vorrebbe cambiare il mondo grazie alle nuove tecnologie, mentre Eve è concentrata sullo sviluppo dell’azienda e dei videogiochi.

Dopo la morte di Tess, Eve partirà alla ricerca del Codice Permanence (software sviluppato da Flynn, ovvero il figlio di Kevin e protagonista del secondo film), con il quale è possibile trasferire le creazioni digitali nel mondo reale e far sì che restino tali per oltre 29 minuti. Ma Eve non sarà l’unica nella ricerca del Codice. Infatti anche Julian Dilliner (interpretato da Evan Peters), CEO del Dillinger System da sempre acerrima nemica di Flynn, lo vuole per scopi puramente economici.
Julian dunque, per poter recuperare ciò che desidera, fa scendere in campo Ares (interpretato da Jared Leto), una IA che può essere “trasportata” nel mondo reale. Ares però, inizierà a sviluppare una coscienza e metterà così in dubbio gli ordini che gli vengono assegnati.
Vista la trama, possiamo passare ai punti che non sono molto piaciuti partendo proprio dalla storia stessa. C’è chi la vede come ridondante, vicende già scritte e facilmente intuibili dal pubblico che non va incontro a nessun colpo di scena. Se da una parte troviamo l’Intelligenza Artificiale, perfetta per lo meno all’apparenza, dall’altra si subiscono le scelte sconsiderate e poco sensate dei protagonisti umani.
Le interpretazioni di molti personaggi vengono definite “sciatte”, a eccezione di Evan Peters che risce a rendere il suo Julian sopra le righe e Jared Leto “perfetto” per il ruolo di Ares. Altro punto a sfavore notato da molti è l’assenza dei vecchi personaggi, a eccezione di Jeff Bridges che rende felice i fan in una breve sequenza. Ad avere buone recensioni invece, come accaduto anche con i precedenti film, le musiche.
Per dare un proprio parere, senza farsi influenzare dalle critiche, indubbiamente bisognerà guardare il film in tutte le sale dal 9 ottobre o quando arriverà su Disney+ (probabilmente, basandosi sulle tempistiche generali della piattaforma, tra dicembre 2025 e gennaio 2026).