Il 2026 parte con il piede sbagliato: a partire dal 1° gennaio, sono previsti diversi aumenti di prezzo e nuove difficoltà per gli italiani.
Nonostante manchino poche settimane allo scoccare della mezzanotte più festeggiata del mondo, già si parla in maniera assidua del prossimo 1° gennaio 2026. Purtroppo, per gli italiani non sono in previsione buone notizie.

Il nuovo anno, infatti, sembra già partire per il verso sbagliato: sono molti i prodotti in lista per un nuovo aumento di prezzo. Se il caro vita già sembrava aver toccato dei livelli importanti, le cose si apprestano a cambiare ulteriormente e non positivamente.
Caro vita, le cose peggiorano ancora: dal 1° gennaio nuovi aumenti
Gli italiani dovranno fare i conti con ulteriori rincari. Sarà l’effetto della Legge di Bilancio 2026 a fare la differenza: attualmente in fase di definizione, sarà approvata entro la fine dell’anno e saranno resi ufficiali i nuovi prezzi per determinate categorie di prodotti.

A fare la differenza sarà un nuovo intervento sulle accise che provocherà a catena l’aumento del costo di vendita di tutti i prodotti correlati. In più, si vocifera di un doppio movimento per il carburante. La benzina subirà infatti una discesa, ma il diesel andrà ad aumentare.
Una nuova stretta arriva anche per gli affitti brevi, forma d’entrata economica particolarmente gettonata al momento: la riduzione del 21%, infatti, salirà al 26%. Questo genererà a catena una riduzione dei guadagni dal settore immobiliare, un aumento dei costi delle case vacanza e un numero maggiore di italiani impossibilitato a muoversi per svago.
Dal 1° gennaio 2026 nuovi aumenti di prezzo: tutti i prodotti che subiranno il rincaro
Segue la scadenza del contributo straordinario di 200 euro sulle bollette e ne conseguirà un ritorno al bonus ordinario per chi conta un ISEE al di sotto della soglia di 9.360 euro. Significa che a partire dal nuovo anno vedremo aumentare le spese per luce e gas per tutti coloro che beneficiavano del bonus ARERA potenziato.

Non avranno scampo le sigarette: a partire dal 2026 fino al 2028, è previsto un aumento del prezzo per tutti i prodotti da fumo. I fumatori si vedranno un rialzo progressivo che farà la differenza di pochi centesimi per volta, fino a raggiungere 1,50 euro in più rispetto ad oggi.
Nello specifico, la bozza della Manovra 2026 prevede l’incremento della quota fissa dell’accisa sul tabacco da 29,50 euro ogni 1000 sigarette a 32,00 euro. Passerà a 35,50 euro nel 2027 e 38,50 euro nel 2028. A livello pratico, questo si traduce in un rialzo di +6 centesimi nel 2026 per ogni pacchetto, fino a +15 centesimi nel 2027 e +22 centesimi nel 2028.
Cambiamenti per le tasche degli italiani dal 2026
La differenza sarà evidente anche per il tabacco trinciato (il quale conterà circa +79 centesimi per ogni bustina da 30 grammi, che diventeranno +93 centesimi nel 2027 e oltre un euro in più nel 2028). Non sono esclusi dalla lista alcuni prodotti correlati, come il tabacco da masticare, il tabacco riscaldato (con un +70 centesimi per un pacchetto da 20 stick) e i liquidi per le sigarette elettroniche (+1,50 euro per i liquidi con nicotina e +1 euro per quelli senza nicotina).





