A cosa serve il comando history?

L’utility history si occupa di mantenere la cronologia dei comandi shell già eseguiti. In questo modo, nel momento in cui bisogna usare nuovamente lo stesso comando, non è necessario riscriverlo da zero ma basta eseguire history. A questo punto, immediatamente viene visualizzato l’elenco dei comandi eseguiti dall’utente fino a quel momento e ad ognuno di essi sarà associato un numero. Fatto ciò, per eseguirne nuovamente uno bisogna utilizzare il punto esclamativo (!) seguito dal numero che lo identifica, ad esempio: !154.

Ovviamente, dipende da quanti comandi sono stati eseguiti, la lista fornita da history può essere anche molto lunga e, poichè il programma si limita a scorrerla dall’inizio alla fine senza pause, è bene associarlo a more o less nel modo seguente: history | more o history | less. In alternativa basta digitare il punto esclamativo seguito dalla stringa iniziale di uno di essi per ripeterlo senza doverlo riscrivere. Supponiamo di aver eseguito mount -t iso9660 linux.iso /mnt per montare un’immagine ISO. Per ripetere il comando basta eseguire !mount. Infine, è sempre possibile scorrere lo storico dei comandi (cioè quelli già eseguiti) utilizzando i pulsanti Freccia-Sù e Freccia-Gù della tastiera: dopo averli individuati basta premere Invio.

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